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UNA
QUARESIMA LACUALE |
Narrano i Fioretti (capitolo VII) che S. Francesco si recò in gran segreto all'Isola Maggiore del Trasimeno il 16 febbraio del 1211 - mercoledì delle Ceneri - e digiunò un'intera quaresima "con solo mezzo pane". Vi giunse accompagnato da un amico barcaiolo, del quale era ospite, e che pregò di non rivelare a nessuno il suo luogo di preghiera. Sostò in mezzo a "una siepe molto folta e stretta, la quale molti pruni e arboscelli avevano acconciato a modo d'una capannetta, ovvero covacciolo". A quel tempo l'isola era disabitata e quando il 30 marzo - giovedì Santo - dopo 42 giorni l'amico tornò a riprenderlo, lo trovò in buona salute e dei due pani che gli aveva donato ne ritrovò uno e mezzo "e così con quel mezzo pane cacciò da sé il veleno della vanagloria". "poi in quell'isola dove S. Francesco avea fatto così meravigliosa astinenza, cominciarono gli uomini a edificarvi delle case e ad abitarvi, e in poco tempo vi si fece un castello buono e grande; ed èvvi il luogo dei frati, che si chiama il luogo dell'Isola. E ancora gli uomini e le donne di quel castello hanno grande riverenza e devozione in quel luogo dove S. Francesco fece detta quaresima" L'itinerario proposto, facile e accessibile a tutti, consente di conoscere questa pittoresca isola. Consigliato abbigliamento comodo e calzature adeguate a una gita in campagna, Carta Turistica Kompass N° 662 "Lago Trasimeno" in scala 1:50000, bussola, binocolo per gustare i panorami e macchina fotografica per chi vuol ricordare. Ma perché spostarsi in automobile, quando numerosi treni in partenza dalla stazione di Assisi (info tel 075.8040272) consentono di raggiungere comodamente Passignano sul Trasimeno in 50 min? Itinerario: dalla stazione di Passignano (263 m) si inizia a camminare verso ds e superato il passaggio a livello si prosegue lungo il marciapiede alberato che, costeggiando il lago, conduce in breve al pontile di Passignano (15 min dalla stazione) da dove si prende il traghetto (info tel 075.827157) che in 30 min conduce all' Isola Maggiore. Il Lago Trasimeno prende il nome dal leggendario Transimeno - figlio del re Tirreno - che sedotto e abbandonato dalla bella e fatale Agilla, trovò la morte nel lago delle proprie lacrime. Si estende per una superficie di 128 kmq - profondità massima di 6 m - e un perimetro di 45 km. Le sue acque sono popolate da lasche, lucci, carpe e anguille. L'uniformità dello spechio lacustre è interrotta da tre isole: la Maggiore (23 ha), la Minore (6.4 ha) e la Polvese (64 ha). Durante l'autunno o l'inverno può capitare che il lago diventi improvvisamente tempestoso, raramente gela, l'ultima volta ghiacciò completamente nel 1985. Dal pontile di Isola Maggiore (260 m) appena superato un piazzale ombreggiato da poderosi lecci si è nella strada principale del caratteristico paesino - Via Guglielmi - lastricata di mattoni e sulla quale si affacciano tipiche abitazioni di pescatori. Si prosegue verso ds, al termine delle abitazioni lo stradello in leggera salita conduce a un bivio. Proseguendo diritto - tra pini, lecci, cipressi e oleandri - si giunge all'ingresso del Castello Guglielmi o Villa Isabella. Costruito dal marchese - e senatore - Giacinto Guglielmi e da sua moglie Isabella al termine dell'800 sui resti del convento francescano (1328, ingrandito nel 1480) fra i cui illustri ospiti si ricordano il beato Corrado da Offida, S. Bernardino da Siena (1444), Pio II (1459) e Giulio II (1511. Costeggiando le mura del castello verso ds in discesa, si giunge a un pianoro erboso dove è un piccolo edificio circolare - detto Molino dell'Isola - su cui conviene sostare per gustare con tutta calma l'armonia del paesaggio lacustre. Si torna indietro all'ingresso del castello quindi al bivio. Ora si piega verso ds in salita lungo uno stradello tra fitti oliveti giungendo sul punto più alto dell'isola (309 m) dove si trova la Chiesa di S. Michele Arcangelo (XII sec, restaurata nel 1933) per la cui visita - raccomandata - occorre rivolgersi alla Pro-Loco (info tel 075.8254222). L'interno a unica navata è arricchito da affreschi databili tra il XIV e il XV secolo. Grandioso panorama sull'isola, sulle dolci e verdeggianti colline che si affacciano sulle sue sponde e sui monti della vicina Toscana. Sarà facile riconoscere i quattro promontori che si protendono nel lago: Punta Navaccia (N-W), Passignano (N-E), Monte del Lago (S-E) e Castiglion del Lago (S-W) Si continua in discesa lungo la "strada di S. Salvatore" fiancheggiando il cimitero circondato da alti e svettanti cipressi. Al 1° bivio prendere a ds una pista erbosa in discesa, al 2° bivio trascurare lo stradello a ds in salita e subito dopo imboccare verso ds lo stradello con scorrimano in legno. Si giunge alla Cappella di S. Francesco - che ricorda il luogo della capanna - all'interno della quale è conservata la dura pietra che servì da giaciglio al Santo durante la quaresima del 1211. Continuando in discesa si giunge alla Cappella della Sbarco, con all'interno la Fonte di S. Francesco. Proprio di fronte alla cappella si nota lo "scoglio di S. Francesco" dove - secondo la leggenda - il Santo approdò il 16 febbraio 1211 e lasciò le impronte del suo passaggio. Cercatele, non sarà difficile individuarle ! Si continua verso sin lungo lo stradello che si mantiene sulla sponda del lago - ombreggiato da macchia mediterranea - con splendida vista sulla boscosa Isola Minore, di proprietà privata e disabitata da lungo tempo. Si giunge alla spiaggetta, quindi una breve scalinata sulla sin conduce alla Chiesa di S. Salvatore (XII sec). Sulla facciata, in alto a ds, testa scolpita di Federico Barbarossa. All'interno "Madonna con Bambino e quattro Angeli" (XV sec) di Sano di Pietro e tavola di "Annunciazione" (1425). Ridiscesa la scalinata si prosegue sulla sin tornando di nuovo sulla strada principale del paese, Via Guglielmi, lungo la quale si incontra: - la parrocchiale Chiesa del Buon Gesù (XV sec, ampliata nel XVIII sec) con all'interno due interessanti tele - la Casa del Capitano del Popolo o dell'antico orologio (XIV sec) con finestre a bifora, gronda sporgente e caratteristica scalinata - palazzo del XIII sec, recentemente restaurato; da notare sul portale di sin uno stemma scolpito su pietra: la lingula inferiore fa somigliare la croce a quella adottata dai Templari. A questo punto la visita dell'isola può ritenersi conclusa (1h e 20 min il giro completo) ma prima di riprendere il traghetto per Passignano, concedetevi una sosta, e magari un panino con dell'ottimo prosciutto, al bar-alimentari Fanfani, a due passi dal pontile. Fatevi raccontare dalla gentile signora Fernanda e da sua figlia Silvia - da sempre residenti all'isola - le storie di questo pittoresco borgo di pescatori e soprattutto del "pizzo d'Irlanda" introdotto nell'Isola dalla marchesa Isabella, una particolarissima tradizione che tutt'ora permane presso le donne del borgo. |